Autista di bus abbandona 55 ragazzi di notte in autogrill e se ne va
Autista di bus abbandona 55 ragazzi di notte in autogrill e se ne va. Andavano in gita. L’arrivo della polizia: cosa è successo ai malcapitati
Ci si può dimenticare un autobus pieno di ragazzini? Ci si può scordare di averli lasciati in Autogrill? Si può nel frattempo fare diversi chilometri ed andare a dormire in un altro paese? Evidentemente sì e la storia che vi stiamo per raccontare, per giunta tutta accaduta in Italia, ne è la dimostrazione. Un uomo, un autista di un bus gran turismo, ha fermato il mezzo con 55 ragazzini a bordo, in un autogrill sull’autostrada A4, ha consegnato le chiavi del mezzo all’unico maggiorenne presente, ha chiamato un taxi ed è sparito nella notte, diretto verso Jesolo.
È questo quello che è accaduto alla stazione di servizio di Calstorta, in provincia di Treviso. Protagonista della vicenda è l’autista del pullman che, accortosi di aver raggiunto il limite di ore alla guida, ha optato per l’insolita soluzione. Niente dimenticanza quindi, solo una scellerata decisione (per lui razionale).
Il pullman era partito in mattinata dalla Svizzera diretto a Treviso, dove i 55 ragazzini (tra i 10 e i 18 anni) avrebbero passato una settimana in campeggio. Attorno alla mezzanotte, l’autista, che aveva raggiunto le 9 ore alla guida, ha visto la segnaletica per l’area di sosta e ha deciso di fermarsi. Ma invece di un rapido “pit-stop” l’uomo è scomparso, abbandonando autobus e passeggeri. Inutili i tentativi di raggiungerlo sul cellulare, tutte le chiamate sono andate a vuoto.
A quel punto i ragazzini hanno montato le proprie tende nelle aiuole dell’autogrill e qui, la mattina dopo, sono stati trovati dagli agenti della polizia allertati da alcuni turisti in transito. Dopo svariati tentativi è stato “trovato” anche l’autista dell’autobus e, non senza difficoltà, è stato convinto a riprendere il viaggio. Ma la domanda sorge spontanea: l’uomo aveva intenzione solo di dormire? Oppure aveva in mente anche qualche altra cosa da fare?
In effetti si tratta di un comportamento non facilmente traducibile e che non spesso si sente. La cosa incredibile e forse la più bella di questa vicenda, forse, è l’atteggiamento dei ragazzini: non solo sono rimasti calmi e sul posto evitando di fare sciocchezze, ma hanno persino deciso che tanto valeva godersi il viaggio visto che erano arrivati in Italia. Certo, non era il campeggio, ma le aiuole degli autogrill, anche, non sono male.