Tagliano le erbacce e trovano un cadavere mummificato: accanto al corpo anche 9mila euro in contanti
A Genova, più precisamente nel quartiere di Cornigliano, alcuni operai intenti a tagliare le sterpaglie hanno rinvenuto un cadavere ormai mummificato. La vittima sarebbe un uomo scomparso nel 2012. Accanto ai resti sono stati trovati anche 9mila euro in contanti.
A Genova, precisamente nel quartiere Cornigliano, alcuni operai intenti a tagliare le sterpaglie hanno rinvenuto i resti di un cadavere ormai mummificato. Accanto ai resti umani, i braccianti hanno trovato anche 9mila euro in contanti.
L’episodio risalirebbe al 23 maggio scorso ma, secondo quanto riporta il Secolo XIX, non è stato reso noto fino ad oggi, lunedì 20 giugno. Gli inquirenti infatti hanno voluto mantenere il massimo riserbo per condurre le indagini. I resti del corpo umano apparterrebbero a un uomo scomparso nel 2012.
All’epoca la sorella della vittima sporse denuncia di scomparsa. La donna è però deceduta nel 2019. Secondo il medico legale, il decesso dell’uomo sarebbe avvenuto almeno 5 anni fa e nessuno ha mai ritrovato prima il cadavere.
I resti sono stati rinvenuti in via Siffredi dove sono giunte le forze dell’ordine e il medico legale. La vittima aveva con sé i documenti di identità che hanno permesso l’identificazione.
Sono tante le domande che ruotano attorno al ritrovamento. Prima della scomparsa, l’uomo ha abitato presso l’appartamento della sorella, in piazza Mario Conti, proprio accanto a via Cornigliano.
Il cadavere è stato rinvenuto a circa 500 metri di distanza dall’abitazione. Secondo le informazioni raccolte dalla polizia l’uomo, che oggi avrebbe avuto 84 anni, ha vissuto per un po’ di tempo in strada, dormendo in auto.
Solo le analisi di laboratorio permetteranno di datare in maniera più precisa il periodo del decesso. Dopo la denuncia di scomparsa, l’anziano avrebbe vagato per circa 5 anni senza che nessuno denunciasse un avvistamento.
Da chiarire anche il dettaglio dei 9mila euro in contanti ritrovati vicino ai resti. Le forze dell’ordine indagano per capire se il denaro fosse della vittima o appartenesse a qualcun altro che, per motivi da accertare, lo ha lasciato lì non accorgendosi del corpo senza vita.
Non è neppure da escludere che l’uomo, dormendo in auto, tenesse la pensione con sé. Il fascicolo è in mano al sostituto procuratore Giovanni Arena. I primi accertamenti subito dopo il ritrovamento sono stati affidati agli agenti delle volanti della questura e a quelli della polizia stradale.