Elena Del Pozzo uccisa dalla mamma a Catania, legale chiede perizia psichiatrica: “Non era in sé”
l legale di Martina Patti, la mamma di 24 anni che ha ucciso la figlioletta Elena Del Pozzo in provincia di Catania, chiederà la perizia psichiatrica. Secondo il legale, la donna avrebbe compiuto il gesto “come se qualcuno avesse preso il controllo del suo corpo”
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La difesa di Martina Patti, la giovane mamma che ha ucciso la figlioletta Elena Del Pozzo nella sua abitazione di Mascalucia, in provincia di Catania, chiederà per lei la perizia psichiatrica. Il legale di Patti, Gabriele Celesti, lo ha riferito all’agenzia di stampa AGI. Secondo quanto spiegato dall’avvocato, la 24enne ha cominciato a cedere alle pressioni delle forze dell’ordine quando gli agenti hanno disposto una perquisizione nell’abitazione di via Euclide. A quel punto, la giovane ha riferito al padre che l’accompagnava dove si trovasse il corpo della piccola. Sarebbe stato l’uomo a indicare il cadavere ai militari. “È stato un interrogatorio drammatico – ha detto Celesti alla stampa -. La mia assistita era distrutta, ha fatto qualcosa che neppure lei pensava di poter fare. È stato come se qualcuno si fosse impadronito di lei”
Il castello di carte della giovane mamma aveva iniziato a crollare durante il primo interrogatorio. Patti aveva detto agli inquirenti di esser stata avvicinata da alcuni uomini a volto coperto che, sotto la minaccia delle armi, avrebbero portato via la piccola di 5 anni. Subito dopo il fatto, però, la donna non aveva chiamato il 112, ma aveva preferito recarsi in Caserma di persona. Agli agenti, inoltre, aveva riferito di essere l’unica testimone di quanto successo.
Gli inquirenti non avevano creduto alla storia del rapimento fin dall’inizio e avevano deciso di sottoporre la giovane mamma a lunghi interrogatori, alla ricerca di indizi che potessero indicare una pista utile a ritrovare la piccola Elena. Durante uno di questi interrogatori, Patti avrebbe confessato, riferendo alle forze dell’ordine di aver ucciso la piccola con un coltello da cucina. La deposizione è durata circa due ore. La donna non ha fornito un vero e proprio movente per il suo gesto: secondo gli inquirenti, potrebbe aver agito per gelosia nei confronti della nuova fidanzata del suo ex compagno. La 24enne infatti non accettava che anche la figlia Elena potesse affezionarsi alla ragazza. Martina Patti è accusata di omicidio e di occultamento di cadavere