La vera storia di Silvia Salemi: Età, marito, figlie, malattia, Sanremo, canzoni, Instagram, sorella morta
Silvia Salemi è una cantante italiana che ha raggiunto il successo negli anni novanta con una serie di canzoni di grande successo che hanno conquistato i cuori e le radio nazional-popolari. Oggi è sia conduttrice radiofonica che opinionista, ma non ha mai abbandonato il suo amore per la musica. Che fine ha fatto Silvia Salemi? Scopriamo insieme qualche dettaglio sulla sua vita attuale, sia privata che professionale!
Silvia Salemi, cosa le è successo?
Età Silvia Salemi è nata a Palazzolo Acreide, Sicilia il 2 aprile 1978. Ha 43 anni. Silvia Salemi ha un marito Gian Marco Innocenti con cui si è sposata 2004 (età 36 anni). A coronare il loro amore sono arrivate due bambine: Sofia che è venuta al mondo 2005 (8 anni) e Ludovica che ha visto la luce 2007 (5 anni). Dopo la nascita dei bambini – precisamente nel 2008 – la Salemi ha scelto di lasciare le scene per seguirli più da vicino all’età di 9 mesi. Oggi dice con orgoglio: “Per i bambini sparirei altri 10 anni!
Silvia Salemi, a giudicare dalle informazioni disponibili sul web, gode di ottima salute. Sua sorella minore è morta prematuramente quando lei era molto giovane. La cantante ha avuto molti problemi per riprendersi da questo trauma di cui ha parlato recentemente in un’intervista al Corriere della Sera. Curioso come anche in quella tragica occasione sia stata la musica a “salvarla”.
Silvia Salemi, la cantante e donna sposata dal 2004 con Gian Marco Innocenti, dice che le sono mancate molte cose durante la sua infanzia perché l’amore era sempre presente. Sentimentalmente, Silvia ammette che essere madre è ciò che è sempre venuto prima nella vita per lei. Ha anche avuto due figlie con Gian Marco -Silvia e Sofia- ed è per questo che si è assentata dal canto per 10 anni per essere presente come madre: “avere una famiglia è diventata la mia prima vocazione per dovere oltre che per onore”.
Ecco le sue parole:
Dopo la morte di mia sorella sono piombata nel silenzio da cui sono uscita grazie al ritrovamento di un’audiocassetta che era nel cassetto di mia madre, con tutti i giocattoli di mia sorella. La riascoltavo e sentivo mia sorella che mi diceva che mi lasciava tutto perché andava da Gesù; io le rispondevo con i suoni dei bimbi. E’ stato in quel momento il mio cervello ha capito che potevo parlare. La consapevolezza di aver avuto una sorella mi ha fatto fibrillare, mi ha fatto rinascere qualcosa dentro. Mi chiudevo in uno stanzino al buio con un registratorino ed emettevo tutti piccoli suoni cercando di riprodurre quella vocina, con mia sorella come un angioletto appoggiato sulle spalle. Ho ricominciato piano piano e mi sono salvata da questo silenzio cantando. Sono ripartita cantando.