Mara Venier, come sta dopo la botta in testa

Spettacolo e Tv

Non mollo. Mi devono abbattere”: parole che la dicono lunga sulla forza di Mara Venier. Perché, è il caso di dirlo, ci risiamo! Già, la signora della domenica è caduta di nuovo! Durante una pausa pubblicitaria di Domenica In, la conduttrice è stata vittima di un piccolo incidente, l’ennesimo.

A dame l’annuncio un timido Pierpaolo Pretelli che ha provato a prendere in mano le redini del programma: “Eccoci tornati in studio, io sono un po’ scosso perché c’è stato un piccolo incidente ma spero che tutto si risolva al più presto”, ha detto. In effetti Mara, zoppicante e dolorante, è apparsa in studio per raccontare l’accaduto: “Sono caduta, voglio rassicurare soprattutto mio marito che in questo momento non è neanche in Italia, va tutto bene Nicola – ha spiegato la padrona di casa – Ho preso una botta al piede, una bella storta, una botta’in testa, sono caduta di faccia con gli occhiali. Non me la sento di continuare, la botta è stata molto forte”. I

n realtà, però, pur provata dall’incidente, zia Mara è tornata ben presto in pista sostenendo alla grande la prova della diretta. Come al solito Nostra Signora della Domenica ha deciso di andare avanti. Unica concessione al dolore: chiudere la puntata con un quarto d’ora d’anticipo. “Non ce la faccio ragazzi”, ha ammesso salutando il pubblico visibilmente abbattuta. Poi sui social ha rassicurato i fan sulle sue condizioni di salute mostrando il bernoccolo che le è spuntato sulla fronte.

Tantissimi i messaggi d’affetto e di sostegno ricevuti dall’infaticabile conduttrice che, ancora una volta, ha dimostrato grande resistenza e grande professionalità, rimanendo in pista nonostante tutto. Del resto si dice “show must go on”, e lei lo fa, va sempre avanti. In fondo, volendo ironizzare un po’, ma l solo per  sdrammatizzare con  affetto, Mara ” ci è abituata! Questa caduta è solo l’ultimo dei piccoli imprevisti che hanno colpito Venier nell’ultimo periodo. Andando indietro nel tempo solo di un paio d’anni, ricordiamo che la zia d’Italia ha deciso di portare avanti la sua Domenica In in piena pandemia, seppur con tanta paura, ansia e preoccupazione.

E come se il Covid non bastasse, ha dovuto fare i conti con un altro incidente che l’ha costretta a stare immobilizzata a lungo. Anche in quell’occasione, però, l’infortunio non le ha impedito di condurre il suo programma: con il piede ingessato, si faceva aiutare dal marito Nicola Carrara e dai suoi assistenti per raggiungere gli studi Rai in carrozzella per poi tenere compagnia al suo pubblico mantenendo il piede ingessato immobile sopra un cuscino. Poi, dopo l’estate, Mara aveva dovuto fare i conti con un altro inconveniente: una paresi facciale dovuta alle complicazioni di un’operazione.
La conduttrice aveva raccontato: “La lesione del nervo, in seguito a un intervento per un impianto dentale, purtroppo c’è. Sto prendendo medicine e mi auguro di recuperare presto la sensibilità, anche se nessuno ti assicura la completa guarigione. Comunque sono in buone mani e sto cercando di reagire”. Reagire come ha sempre fatto. Anche quando nel 1995, mentre conduceva quell’edizione di Domenica In,
Luca Giurato le saltò addosso rompendole i legamenti del ginocchio. Inutile dire che, già allora, zia Mara condusse la trasmissione con il gesso. Insemina, Venier, suo malgrado, sembra aver fatto una carta fedeltà nella quale raccoglie punti (nel vero senso della parola) a suon di incidenti. Una circostanza che non è passata inosservata, tanto che sui suoi social, tra i tanti messaggi d’affetto di amici e colleghi, è spuntato anche il messaggio di Christian De Sica che, dinanzi all’ultimo incidente, si è posto una domanda… esistenziale: “Porca zozza ma che te le tirano? Un bacio grande”, le ha scritto, suscitando l’ilarità dei follower e facendo il pieno di like. Ma, tra una gufata e in attesa (speriamo di no!) della prossima caduta, Mara si dimostra sempre una professionista esemplare, assolvendo il suo – molo di intrattenitrice fino in fondo. Anche  con il gesso,  un bernoccolo  o un dolore lancinante. Brava, Mara!

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