Roberto Lipari chi é? Età, moglie o fidanzata, figli e vita privata
Striscia la notizia è un po’la sua laurea. Non sarà diventato dottore, ma con la sua comicità da 14 anni regala sorrisi e buon umore. Lui è Roberto Lipari, ex inviato dal Tg satirico, promosso sul campo a conduttore insieme a Sergio Friscia. i due resteranno al timone del programma fino all’l 1 dicembre.
Roberto, il bancone di Striscia che traguardo è per te? «A livello televisivo è un po’ come la laurea che mia madre avrebbe tanto voluto prendessi. Non le ho dato questa soddisfazione, ma le do quella di essere dietro il bancone più famoso d’Italia.
Per il mio percorso è un momento bello. Diciamo che mi mancano la corona d’alloro e la tesi, ma dal 3 novembre scorso sono ufficialmente laureato. Di solito nel nostro Paese quando uno si laurea è disoccupato, almeno io un lavoro ce l’ho (ride, ndr)». Accanto a te Sergio Friscia.
«Dice sempre che lo faccio passare per vecchio, ma il primo spettacolo che ho visto è stato il suo. Avevo quattro anni. La mattina vedevo L’albero azzurro e poi Friscia e Striscia. Per me è un sogno». Quando ti hanno chiamato per proporti la conduzione di Striscia come hai reagito? «Ho pensato a uno scherzo. Antonio Ricci mi ha chiamato di persona ed è stato stranissimo. Sono quelle cose che uno spera, sogna e poi quando avvengono quasi non ci crede. Me li ricordo i momenti in cui, guardando Striscia, mi dicevo che sarebbe stato bellissimo essere dietro I quel bancone».
La tua scelta di non laurearti ma di intraprendere la carriera del comico ti ha dato alla fine ragione. Ma allora come hai fatto a non farti cacciare di casa dai tuoi genitori? «I miei genitori ai tempi, tra un possibile medico e un possibile senzatetto – perché è quello che si prospetta ad un comico all’inizio – avrebbero preferito un possibile medico. Però alla fine sono diventati i miei primi fan. E questa cosa mi ha aiutato molto.
La battuta che faccio sempre è: sono contento di non aver fatto medicina perché sono sicuro di aver salvato molte più vite non facendo il medico». Hai 31 anni, a quanti anni di carriera sei arrivato? «Per l’Inps… (ride, ndr). Ho iniziato a 17 anni, mi pagavano con un piatto di pasta. Mi esibivo in un ristorante che ora ha chiuso… forse per le mie esibizioni. Eravamo io e il figlio del cuoco. Sono entrato per ’ una raccomandazione potente, eh?! Ci chiamavano Sale e pepe. Incredibile, sono già arrivato a 14 anni di carriera!».