“Ho 45 anni e sono incinta di mio figlio”. La storia sta facendo il giro del mondo tra indignazione, offese e dibattiti di ogni tipo. Quello che c’è dietro questa gravidanza, però, è molto particolare

Esteri

Bene, prendete un bel respiro e preparatevi a leggere questa storia. Questa donna di 45 anni, già madre, è di nuovo incinta. Fin qui tutto bene. Ma stranamente, il padre del bambino che porta nel suo ventre è… suo figlio. Come è possibile? Avete letto male? No, non vi sbagliate. Kyle Casson è un ragazzo gay di 24 anni. Aveva il sogno da anni di avere un figlio. Naturalmente, come si può facilmente immaginare l’orientamento sessuale ha complicato un po’ le cose.

Aveva già affrontato diverse cliniche di maternità indiretta, ma tutti i suoi tentativi si erano rivelati fallimentari. Aveva una sola opzione: sua madre biologica avrebbe potuto portare il bambino. Sapendo che suo figlio sarebbe stato un grande padre, la madre di 45 anni ha subito accettato di mettere al mondo il figlio di suo figlio. Per nove mesi ha portato l’uovo fecondato dal figlio.

Lo scorso luglio, ha dato alla luce con parto cesareo suo nipote, il piccolo Miles, il figlio di suo figlio! Ma un problema etico rimane. Agli occhi della legge britannica, Miles è considerato il fratello di Kyle, perché sono nati dalla stessa madre. Tuttavia, egli è il padre biologico del bambino … Ma Kyle non si lascia intimidire da questi problemi: “Ho un figlio, e ne sono felice. Indipendentemente dalla mia identità sessuale o di genere e orientamento sessuale, a condizione che possa soddisfare le esigenze di un bambino, non vedo dove sia il problema, inoltre ho pagato tutto da solo, non è il denaro dei contribuenti”. E voi, cosa ne pensate di questo? Ecco alcune foto di Miles, ormai 8 mesi di vita. Il dibattito in tutto il mondo occidentale è ormai apertissimo su questi temi.

In Italia un caso di incesto vero e proprio si è verificato nell’estate del 2015 quando i vigili urbani si recarono in un condominio a seguito di una segnalazione di abuso edilizio, una piccola cantina utilizzata come abitazione. E scoprirono una realtà sconcertante, inimmaginabile per una città come Carpi. All’interno della minuta cantina di poco più di due metri avevano trovato rifugio due fratelli di origine balcanica, entrambi diciottenni. Ma a lasciare basiti gli agenti fu il fatto che i due avevano una relazione amorosa, e che lei era incinta del fratello.

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