Paola Perego e Simona Ventura, arrendersi mai
E’ stata Paola a chiamarmi in questo programma. Io e lei siamo molto amiche, ci siamo viste spesso e abbiamo provato tanto, in questi anni, a fare un programma insieme. Grazie all’intuizione dei vertici di Raidue e a Paola che ha pensato a me per questo spazio, finalmente ce la facciamo».
Simona Ventura racconta la genesi del nuovo programma della domenica che la vede accanto a Paola Perego, in attesa che suoni il citofono. Citofonare Rai2 va in onda nella tarda mattinata, in diretta e nel salotto delle due padrone di casa si alternano tanti ospiti. «Vogliamo valorizzare una fascia oraria che perme è stata troncata dalla pandemia: faremo trenta puntata, in nove mesi. Alla fine nascerà un bambino!».
La Ventura, così come la Perego, nelle ultime stagioni televisive hanno dovuto fare i conti con non pochi problemi, a prescindere da quelli legati all’emergenza sanitaria. Oggi tornano protagoniste, insieme. Contro chi le voleva mettere da parte, a dispetto della loro professionalità. Contro il destino che non sempre è stato benevolo nei loro confronti, sebbene entrambe vantino una carriera da far invidia non solo alle nuove leve, ma anche a tante colleghe che sono state premiate più di loro.
Non sempre a ragione. La nuova sfida delle due regine della domenica mattina, così, era uno degli appuntamenti più attesi già dalla prima puntata, in onda il 3 ottobre. «Abbiamo un grande entusiasmo e una grande squadra alle spalle. Personalmente» aggiunge Simona «venire a Roma da Milano ogni weekend mi mette nella condizione di fare una minivacanza. Non è solo lavoro, perché questo programma per me è troppo divertente».
Le fa eco Paola Perego, che rimarca come l’input della direzione di rete era proprio questo: «Raidue, domenica, allegria e divertimento: dovevamo costruire il programma con questi ingredienti e con Serena Costantini, che è una autrice e l’ideatrice del progetto, abbiamo pensato ai rituali delle famiglie italiane. Ci sono tante interviste, tanti consigli e soprattutto un ospite vip a settimana con una storia particolare legata al proprio vissuto familiare.
In più, io e Simona vogliamo parlare molto con la gente, con il pubblico che ci segue». Il vostro è l’unico programma condotto da due donne: volete proporre un muovo modo di vedere il mondo, ovvero dal punto di vista femminile? Paola: «Sì. Anche in redazione ci sono tante donne ed è vero che abbiamo una sensibilità differente. Quando con Serena Costantini stavamo scrivendo il programma ci siamo interrogate su quale uomo potesse affiancarmi ma poi ci siamo dette che volevamo un’altra donna. Che fosse una donna intelligente, con la quale avessi un rapporto grazie al quale poterci divertire insieme e il pensiero è andato subito a Simona.
Che ha accettato di buon grado e questo mi ha fatto molto piacere». Simona: «Non vogliamo fare una questione di genere. Tra gli autori ci sono degli uomini. Quindi ci sarà un’alternanza, anche in relazione agli ospiti vip. Io ho accettato volentieri di esserci perché Paola appoggerà tutto quello che dirò». Paola: «Io sono molto preoccupata per la sua soglia di attenzione. Farò la badante della Ventura, che ogni tanto mi si perde».
Al di là delle battute e della vostra amicizia: vi siete organizzate nella divisione degli spazi? Simona: «Io ho fatto la mia fortuna cercando di essere la parte di un ingranaggio in programmi dove a chiamarmi erano stati degli uomini. In questo caso non abbiamo diviso gli spazi,ma abbiamo dei ruoli: un po’ guida l’una, un po’ l’altra. Di certo non sgomitiamo: quello che chiedo, al pubblico e anche alla critica, di darci del tempo. Dobbiamo rodare un programma nuovo, nel quale anche noi due dobbiamo amalgamarci. Ma la nostra amicizia e soprattutto il nostro volerci bene è un valore aggiunto.
Io e Paola siamo due arieti, con due personalità molto forti, ma abbiamo anche una grande lealtà reciproca e ci siamo dette che pur essendo due, vogliamo affrontare questa sfida come se fossimo una soltanto». Paola: «Siamo molto complici. Per lavorare bene non conta avere accanto un uomo o una donna, conta avere accanto una persona intelligente che punti al successo del programma e non al successo personale.
Io ho lavorato con tanti uomini che erano più primedonne di me». Se doveste definire l’altra con due aggettivi quali scegliereste? Simona: «Lei è generosa e disponibile. Paola: «Simona è vulcanica e imprevedibile». Negli ultimi anni, In Tv, avete un po’ faticato dunque vivete questo nuovo impegno come un’occasione di rilancio per le rispettive carriere? Paola: «Io no, perché in una carriera lunga ci sono programmi che vanno bene, altri meno.
Credo che sia normale e che valga per tutti». Simona: «Nemmeno io. Sinceramente sperimentiamo tanto. Personalmente ho sempre avuto voglia di fare delle cose nuove: con gli stessi format mi annoiavo io per prima, figuriamoci gli altri. Ci sono stati dei programmi che non sono andarti bene,ma sono quelli chemi hanno insegnato di più rispetto ai grandi successi. E lo stesso credo che valga per lei.
Chi non fa non sbaglia,ma non è mai stato il nostro caso». Come si svolge, solitamente, la vostra personale domenica mattina? Paola: «A casa, da quando i miei figli se ne sono andati, per me la domenica è una pacchia: resto in pigiama fino all’ora di pranzo, in totale relax. Fino a quando non arriva mio nipote Pietro» Simona: «Io li ho ancora tutti a casa e per me, quando non lavoro, è una giornata da dedicare interamente alla famiglia.
Adesso la famiglia si dovrà arrangiare, facendo un ritorno al passato perché per me per molti anni la domenica è stata una giornata lavorativa, con gli undici anni di Quelli che il calcio per esempio. Mi piace molto però tornare a lavorare». Quanto è importante per voi avere accanto due compagni come Lucio Presta e Giovanni Terzi che sposano il vostro lavoro? Paola: «Il mio lo condivide per forza: Lucio è il mio manager. Da venticinque anni ormai. È stato prima il mio manager e poi è diventato mio marito. Al di là del percorso televisivo è importante trovare il compagno giusto con cui condividere la vita». Simona: «Io e Giovanni coniughiamo la domenica lavorativa perché lui partecipa a Unomattina in famiglia, su Raiuno. Ci siamo ritrovati a Roma insieme, ma al di là della logistica per me è importante avere una persona accanto come lui, mi dà forza, mi appoggia e mi sostiene e mi dà l’opportunità di essere sempre serena».