La disperazione di Emilio Fede: “Prendo 8mila euro al mese ma non mi bastano”

Spettacolo e Tv

“Ho una pensione da 8mila euro al mese, dopo tanti anni di lavoro. Ma non mi bastano. Devo pagare la rata della macchina in leasing, l’autista, la badante e l’affitto di casa. E le bollette. Una volta non pagavo nulla”.

E’ lo sfogo dell’ex direttore del Tg4, Emilio Fede, a La Zanzara su Radio 24. “Non sono tanti, c’è anche la benzina, la cameriera ad ore, le bollette dei telefonini. Alla fine del mese non mi avanza niente”.

“A chi mi dice qualcosa: vadano affanculo e a pulire i cessi”, continua Fede. In banca sono rimasti “12mila euro, il resto è sotto sequestro – ha spiegato -. Per tre udienze in tribunale l’avvocato Alecci mi ha portato via 400mila euro, lei è stata condannata a restituirmi i soldi ma finora non lo ha fatto”.

Fede ha ricordato di essere perseguitato da messaggi e chiamate di anonimi sui suoi numeri privati: “Messaggi terrificanti dell’orrore, gente tagliata a pezzi e data ai maiali.”

”Minacciano il Papa, di mettere delle bombe. Ho denunciato tutto alle procure di Napoli, Roma e Torino. E pure alla polizia postale e all’antiterrorismo. Ci sono pure complicità e istigazioni al terrorismo. Sono farabutti e ricattatori che mi chiamano continuamente. Ho dato alla polizia anche immagini di violenza sessuale”.

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