Francesco Nuti: chi è, età, malattia, figli, moglie, film, Ornella Muti, incidente e vita privata
Oggi a Domenica In fisico la chitarra una bellissima intervista fatta la moglie e alla figlia del grandissimo attore Francesco Nuti molti su amici come Sabrina Ferilli interverranno per ricordare il grandissimo personaggio Fiorentino Chi ha segnato con i suoi film La Storia del cinema italiano.
Francesco Nuti è nato a Firenze il 17 maggio del 1955 ed è famoso attore, regista, sceneggiatore, produttore cinematografico e cantante. Ha iniziato la sua carriera da giovane, poi alla fine degli anni ’70 è diventato membro del trio cabarettistico dei Giancattivi.
Nel 1982, però, ha iniziato una carriera cinematografica da solista e ha preso parte, in veste di sceneggiatore e interprete, a diverse pellicole di successo, che lo hanno reso noto al grande pubblico. Poi, da attore è diventato regista e ha esordito con un suo film nel 1985. Ma non solo. Da sempre appassionato di musica, nel 1998 Francesco Nuti ha anche partecipato al Festival di Sanremo.
Forte lo è sempre stata, a Vieni da me anche sua figlia Ginevra aveva già raccontato che la sua mamma le è sempre stata accanto, che con delicatezza quando aveva solo 7 anni le ha fatto capire cosa era successo al suo papà, a Francesco Nuti. Oggi è più serena, la splendida attrice che sa di avere una figlia che è già maggiorenne ha meno paura e la vera forza continuano a dargliela i suoi figli, oggi anche il suo nuovo compagno.
E’ per questa nuova gioia che i suoi occhi si riempiono di lacrime. Riesce a non emozionarsi pensando a tutte le difficoltà e i dolori del passato ma pensando alla sua parte di felicità che sta vivendo di nuovo l’emozione è forte. Entra in studio a Vieni da me anche Ginevra Nuti, sono bellissime insieme.
Francesco Nuti si racconta
Una notte di settembre Francesco Nuti cade dalle scale, va in coma e rimane immobilizzato a letto e privo della possibilità di parlare. È il 2006 e la caduta arriva al culmine di un cupo periodo di depressione e sconforto in cui la fama, le auto di lusso e le belle donne sembrano ormai il ricordo di un tempo ormai definitivamente tramontato. Tuttavia quella caduta, con la pausa di riflessione che necessariamente comporta, assume il significato catartico del ritorno alla vita reale.
Almeno questa è la versione dell’attore fiorentino che, con l’aiuto del fratello Giovanni, ha dato alle stampe la sua autobiografia dal sottotitolo: Andata, caduta e ritorno. Passati i dirompenti anni dei film campioni di incasso, ma anche quelli più cupi della solitudine, dell’invidia e dell’impotenza, Nuti torna a Prato dove può finalmente ripercorrere i momenti clou della sua vita e della sua
giovinezza: dalle sale da biliardo ai primi spettacoli sul palco del “mitico” teatro Metastasio, fino al trionfale arrivo nella capitale e ai primi passi verso il declino. Eppure dalle pagine del libro non affiora alcun sentimento di rimpianto.
Emerge piuttosto lo sguardo distaccato di chi, dopo la tempesta, riconquista la quieta consapevolezza dell’ineluttabile fugacità di ogni cosa. E anzi si affaccia una rinnovata fiducia nella possibilità di guardare avanti, meditando un rientro nel mondo dello spettacolo dietro le quinte. «Io sono vivo. Sono guarito e il mio futuro è aperto. Non sono ancora forte come vorrei, la parola stenta a scivolare e dopo che ho camminato per cento passi devo riposarmi – scrive –. Negli ultimi due anni sono migliorato, lentamente, ma molto migliorato. Sono sereno e ho ricominciato a pensare al mio lavoro, passato e futuro. Ho ripreso in mano le mie ultime sceneggiature (…). Non so ancora come questi progetti si svilupperanno, ma sono certo che sono buoni semi che daranno buoni frutti»