Elisa Isoardi, la confessione intima e privata
Quello che colpisce di Elisa Isoardi, splendida ex naufraga dell’isola dei famosi, ancor prima della silhouette («Ho perso 8 chili, ora entro nella taglia 42, come a 14 anni», precisa sorridendo) o della pelle ambrata dal sole honduregno, è lo sguardo. Acceso, limpido, fiero, perfettamente guarito dal graffio di un lapillo schizzato dal fuoco che l’aveva costretta a uscire dal reality e tornare in Italia. Alla realtà. «Sulle prima non l’ho presa bene: avrei voluto restare e sento che avrei potuto dare ancora qualcosa alle dinamiche del gioco, ma la salute viene prima di tutto.
Ho avuto paura che potesse essere qualcosa di serio per la vista, quindi ho abbandonato quest’esperienza con la consapevolezza di aver dato tutta me stessa. Di essermi messa a nudo per la prima volta dopo 18 anni di carriera», racconta. «Il mio sguardo non mente: laggiù sono rinata, questo percorso ha sottolineato il lato più autentico di me e mi ha fatto capire una volta di più che cosa conta e che cosa serve nella vita. In primis: serve stare bene con se stessi, così da riuscire poi a stare bene con le persone alle quali teniamo.
È una lezione importante», ammette Elisa, che ancora oggi sogna di notte quelle spiagge, la natura selvaggia, la vita primitiva, il mare, le prove ricompensa per guadagnarsi un po’ di cibo in più. «Per me è stato un percorso meraviglioso, ma laggiù la vita è dura: si mangià poco, si dorme per terra, tra granchi e rami, si convive con persone che non conosci. È un gioco, certo, ma la sopravvivenza è il primo pensiero del mattino e l’ultimo della sera. E io avevo voglia di misurarmi con questo, uscire dalla mia comfort zone, cambiare», confida mentre scosta dal viso i capelli lunghi che conservano ancora i raggi del sole.
«Ho avuto il coraggio di mettermi in gioco, mostrando la vera Elisa, quella che non ti aspetti dopo tanti anni passati in Tv da conduttrice. Allora vivevo ovattata da protezioni e sovrastrutture, sull’isola ho svelato tutto di me: le fragilità, la paura di sbagliare, di deludere, la tempra da combattente, la forza e il piglio un po’ maschile, che hanno le donne di montagna come me. Ho riso, ho pianto, mi sono lasciata cullare dal suono del mare e dai ricordi. Il tempo lì sembra infinito e ti ritrovi spesso a pensare, a fare i conti con te stessa, con il tuo passato, con il richiamo di casa che ho avvertito forte come forse non avrei immaginato».
Ma c’è di più nel bilancio di Elisa. «Grazie a questa esperienza ho ritrovato un contatto profondo con mio fratello Domenico, che laggiù mi ha inviato a sorpresa una lettera piena di affetto. Non ci sentivamo da tempo, cerano state incomprensioni in passato, le sue parole mi hanno emozionata. E poi ho rafforzato il legame con mia madre Irma, donna fortissima, che mi ha cresciuta da sola dopo la separazione da mio padre, ed è grazie a lei se sono così tosta. Mamma è una roccia, non ammette debolezze. Le sue di certo e, pensavo, nemmeno le mie. A un certo punto ci eravamo allontanate: un po’ la distanza, lei in Piemonte, io a Roma, un po’ il mio lavoro spesso totalizzante, tra noi non c’era più tanto scambio, il dialogo era difficile. Temevo il suo giudizio, sentivo di dover dimostrare sempre qualcosa di più. Oggi non è così, ci basta uno sguardo per capirci. La permanenza sull’isola ha rafforzato il nostre legame, la lontananza ci ha riavvicinate».
Poi confida: «Quando sono uscita dal reality la produzione mi ha restituito il cellulare che, da regolamento, avevamo consegnato alla partenza. Ho aspettato 12 ore prima di riaccenderlo: temevo il giudizio di mia madre, una reazione del tipo: “Avresti dovuto restare sull’isola”. Lei è molto severa. Invece, quando l’ho chiamata, ha detto: “Vieni a casa bimba mia, non vedo l’ora di riabbracciarti”». Gli occhi di Elisa si illuminano. «È stato bellissimo tornare da lei, mangiare un pranzo alla piemontese preparato dalle sue mani. Giorni fa ho rivisto mio fratello e, dopo tanti anni, anche mio padre Walter. Era fiero dell’esperienza che avevo fatto. Lui non lo sa, ma quando ero in Honduras e I pescavo creando con quel 1 che c’era una canna da pesca, ricordavo ciò che mi aveva insegnato, quando mi portava a pescare al fiume».
Ed è un fiume in piena, Elisa, quando ricorda la sua vita da naufraga: le prove di squadra per un pugno di riso in più, i compagni di avventura, il sole, il diluvio che minacciava di spegnere il fuoco che faticosamente aveva acceso da sola – «Ma alla fine ho vinto io!» – i bagni in quell’acqua stupenda dalla quale usciva più bella di una sirena, tanto che anche il tabloid The Sun è impazzito per lei. «Non ho mai puntato su quello, ma sulla concretezza. Puntare solo sulla bellezza fine a se stessa spesso indebolisce noi donne. Non a caso indossavo il costume intero, una sorta di scudo, di divisa da lavoro.
Il bikini, invece, l’ho messo quando ero sulla playa, sola con le ragazze», ricorda.
Sei tornata e sei bellissima: chissà quanti amori, quanti corteggiatori… «Amori nessuno, corteggiatori forse, ma sono concentrata sul mio stato di benessere e vorrei vive- g. re in pieno questo momento. Domani, chissà…». A proposito: il tuo futuro da conduttrice sembra sempre più di roseo. «Sogno di ^ fare una Tv gentile, vera, divertente, sensibile, come quella che amo guardare. Non so cosa mi riserverà il futuro». C’è chi già immagina che, dopo la prova sull’isola, Mediaset potrebbe arruolarti tra i volti di punta. T! «Vivo giorno per giorno, il reality mi ha insegnato a godermi il momento. A fare scelte 3 che mi fanno batter il cuore, a buttarmi s sempre, completamente, senza paura».