Bill Gates e la moglie Melinda French, divorzio miliardario: cifra record

Esteri

Sobri, discreti, con quell’eleganza contenuta che solo chi ha raggiunto le vette più alte del successo può esibire senza sentirsi sminuito, Bill Gates e la moglie Melinda French hanno annunciato il divorzio.

Senza ostentazione e con grande dignità, con un semplice, quasi confidenziale messaggio sui social. «Dopo molte riflessioni e molto lavoro sulla nostra relazione, abbiamo deciso di porre fine al nostro matrimonio», hanno spiegato in una dichiarazione comune pubblicata sui rispettivi account Twitter.

«Non crediamo più di poter crescere insieme come coppia nella prossima fase della nostra vita. Negli ultimi 27 anni abbiamo cresciuto tre bambini fantastici. Chiediamo spazio e privacy per la nostra famiglia mentre iniziamo a navigare in questa nuova vita».

Finisce così, senza spiegare i motivi dell’addio, uno dei matrimoni ritenuti tra i più solidi d’America. Solo due anni fa la coppia si era scambiata affettuosi auguri per il venticinquesimo anniversario di nozze. Ma ora qualcosa si è incrinato in modo irreparabile. Genitori di tre figli (Jennifer Katharine, 25 anni, Rory John, 22, e Phoebe Adele, 18), Bill Gates e Melinda prima di presentare la domanda di divorzio (il 22 aprile) hanno atteso che la più piccola diventasse maggiorenne.

Una scelta oculata, perché in assenza di figli minori le pratiche diventano più agili e, soprattutto, è possibile raggiungere un accordo economico più in fretta e con meno complicazioni legali. Tutto al momento fa credere, come è trapelato dalle indiscrezioni, che questo accordo ci sia già, anche se la coppia ha manifestato il desiderio che non venga divulgato. La posta in gioco, inutile dirlo, è altissima.

Il fondatore di Microsoft, che secondo Forbes è il quarto uomo più ricco al mondo, può contare su un patrimonio personale stimato in 140 miliardi di dollari, ovvero oltre 110 miliardi di euro. La sua ricchezza è doppia rispetto a quella della moglie Melinda, che avrebbe messo da parte “solo” 70 miliardi di dollari. A complicare i calcoli ci sono le azioni che i due possiedono ancora in Microsoft: circa l’uno per cento, ovvero circa 7 miliardi.

La coppia, che non ha mai firmato un accordo prematrimoniale, secondo le leggi vigenti nello Stato di Washington, in cui risiede, dovrebbe spartirsi l’intero ammontare dei beni accumulati dopo le nozze in parti uguali. Dunque Melinda potrebbe ottenere dall’ex marito una somma esorbitante, se lo volesse. C’è chi sostiene, però, che non abbia avanzato alcuna pretesa economica. Il loro matrimonio è stato sempre improntato al massimo rispetto reciproco.

Da quando si sono conosciuti, durante una cena di lavoro a New York, nel 1987, non si sono più lasciati. Insieme hanno lavorato nella stessa azienda, la Microsoft. Socio co-fondatore lui, responsabile marketing lei, decisero di sposarsi dopo attenta riflessione, consapevoli che questo avrebbe trasformato radicalmente le loro vite. Più che il matrimonio, avvenuto con una cerimonia blindatissima alle Hawai, sull’isola di Lanai, fu un viaggio in Africa, nelle zone più povere del mondo, a dare una nuova direzione ai loro destini.

Tra quella estrema povertà prese forma il sogno di aiutare in modo concreto chi soffriva. Erano entrambi già ricchissimi quando, nel 2000, Bill Gates si dimise dalla carica di ceo di Microsoft per dedicare più tempo alla filantropia. Lui e la moglie crearono la Fondazione Bill & Melinda Gates. Un’organizzazione non a scopo di lucro con sede a Seattle, oggi diventata una delle più grandi e importanti associazioni filantropiche esistenti, con un patrimonio di circa 50 miliardi di dollari e uno staff di 1.600 persone in uffici sparsi in tutto il mondo.

Dal 1994 al 2018 i coniugi Gates hanno versato alla fondazione oltre 36 miliardi. E negli ultimi due anni hanno utilizzato oltre 4 miliardi per sovvenzionare iniziative destinate alla salute pubblica e allo sviluppo, all’educazione e alla lotta contro i cambiamenti climatici. Durante la pandemia, il ruolo della fondazione è stato di vitale importanza. Grazie all’impegno di Bill e Melinda sono stati donati circa 1,75 miliardi per potenziare la lotta contro il coronavirus.

Ben 4,9 milioni sono stati destinati alla società biotecnologica tedesca BioNTech, che con Pfizer ha creato il primo vaccino mRna autorizzato per il trattamento del Covid. Melinda dichiarò che lavorare nella fondazione assieme al marito aveva migliorato la loro relazione. Ma ora cosa succederà? I coniugi hanno comunicato che nonostante il divorzio continueranno a lavorare insieme, mantenendo gli stessi ruoli (entrambi sono presidenti) e senza apportare cambiamenti: «Continuiamo a condividere la fede in questa missione e continueremo il nostro lavoro alla Fondazione». Avrebbero già deciso anche come suddividere la futura eredità destinata ai figli, che fin da piccoli hanno educato a essere responsabili: niente telefonini fino ai 14 anni, vietato usarli a tavola e dopo cena i piatti si lavano insieme, erano i diktat domestici.

Da genitori oculati, hanno deciso di lasciare a ciascuno dei tre – alla loro morte – una cifra che paragonata all’attuale, immenso patrimonio che hanno accumulato appare minuscola: soltanto10 milioni di dollari per ogni figlio. Il motivo? I ragazzi dovranno avere a disposizione quanto basta per non privarsi di nulla e per vivere sereni, ma non così tanto da adagiarsi senza raggiungere con le proprie forze traguardi importanti, hanno spiegato i Gates. Il resto della loro fortuna sarà devoluto per iniziative umanitarie.

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