Michelle Hunziker un sorriso e mille dolori
La conduttrice, tornata ogni sera con Gerry Scotti dietro il bancone di “Striscia la Notizia” su Canale 5, ha rivelato il segreto di tanta energia e positività pur avendo alle spalle un’infanzia difficile. «I traumi vanno elaborati, farsi aiutare aiutate e chi ti sta accanto». «I ricordi spiacevoli il mio cervello li elimina. Ma non basta perché si trasformano e mi hanno creato disagi fisici. Il segreto è tirare fuori la sofferenza per superarla»
Sempre positiva, energica e sorridente. Michelle Hunziker è un piacere per gli occhi, non solo per la sua bellezza, ma perché non perde mai la carica e, in un momento come questo, è quasi terapeutica. Almeno lo è vederla in tv ogni sera dove con Gerry Scotti ha ripreso il timone di Striscia la Notizia.
Oggi a 44 anni, trovata la stabilità artistica e familiare, può togliersi qualche sassolino dalla scarpa e raccontare qual è il vero segreto di tanta positività. Una positività che si è guadagnata sul campo, non senza fatica, né senza errori, durante un percorso che non è sempre stato facile. Anzi.
È stato lungo e scandito da un’analisi che ha aiutato a tirare fuori e metabolizzare i brutti ricordi, i dolori e i drammi. Michelle ne ha avuti tanti, sia personali sia familiari. «Mio padre amava l’alcol più di me che ero sua figlia: questa è stata la radice di tutti i miei mali», aveva dichiarato. Anche i più bei momenti di popolarità e di felicità hanno avuto a volte un risvolto difficile. «Oggi si parla di body positive, di bullismo, di discriminazione fisica.
Ma discriminazione fisica è sia quando sei ritenuto troppo bruttino per certi mestieri, sia quando sei troppo bellino per essere considerato intelligente. Io negli anni ’90 corrispondevo al cliché, ho dovuto lottare per far capire che volevo essere altro, oltre a una bella forma. Sapevo che piaceva che io fossi sexy, ma cercavo sempre di pormi anche in una chiave ironica e autoironica», ha confessato.
Proprio l’ironia le è servita anche per nascondere le fragilità. «I ricordi spiacevoli il mio cervello li elimina. Ho capito che quando il mio cervello elimina certi dolori non vuol dire che non esistono. In realtà lavorano dentro di te, in passato mi hanno creato problemi e disagi fisici», ha rivelato. Il trucco quindi non è neppure fare finta di niente. «Tirare fuori la sofferenza mi è servito a elaborarla, perché le amnesie selettive sono una forma di protezione, ma essere sempre accomodante alla lunga ti fa macerare. I traumi vanno elaborati, farsi aiutare aiuta te e chi ti sta accanto», ha detto.
Su certe cose la Hunziker ha però imparato a soprassedere. «In prima pagina su un giornale titolarono che ero posseduta da Satana, fu la cosa che mi ferì di più, essere trattata come un’indemoniata ai tempi delle streghe medioevali», ricorda a proposito del periodo, dopo la separazione da Eros, in cui si ritrovò in una sorta di “setta”. «Gli hater invece non mi fanno male, è gente che vive la propria frustrazione nel rancore, so che bisogna ignorarli».