Antonio Pisu: chi è, età, carriera, figli, vita privata, Raffaele Pisu e moglie
Non Tutti conoscono Antonio Pisu e lui è un attore, nonché regista e soprattutto sceneggiatore italiano con un seguito alle spalle non indifferente. Oggi lunedì 12 aprile 2021 l’uomo garantirvi stato da Serena Bortone nel programma oggi un altro giorno che sta avendo successo man mano che le puntate vanno avanti. Scopriamo insieme qualcosa di più su Antonio Pisu.
Antonio Pisu è nata a Carrara esattamente il 31 luglio del 1984 vidi quattro almeno ha 36 anni e neanche a farlo apposta quest’anno ne compilato 37. Antonio Pisu, per tutti coloro che amano l’astrologia è nato sotto il segno del Leone.
È figlio di un grande attore, Raffaele Pisu e nipote di Mario Pisu, il ragazzo prende la strada tortuosa del Teatro nei primi anni 2000. Si dedica allo studio e si specializza con dedizione attualmente alle spalle numerosi spettacoli teatrali di notevole successo. Antonio Pisu ha girato molti cortometraggi riuscendo ad aggiudicarsi vari premi e riconoscimenti. Purtroppo per quanto riguarda la tua vita privata non sappiamo molto visto che il ragazzo non appare mai sulle cronache Rosa.
Ecco cosa racconta il padre di Antonio Pisu
Anni difficili
«Nel 1971 ebbi una crisi, mi dissi ma che ci stai a fare qui? Così andai in Svizzera dove incontrai un signore che mi finanziò il progetto di una grande città dei bambini, mi avrebbero pagato in soldi e azioni. Si sarebbe dovuta chiamare “Pisulino city”, anche se io preferivo “Il parco del sorriso”.
Andò male. Così inventai Gran Bazar, cioè le televendite. Già, nel 1976 invasi l’Italia con le televendite, cominciò a Firenze e poi la cosa continuò a macchia d’olio. Dopo quindici
giorni non ce la facevo più, dovetti chiamare Walter Chiari, Lauretta Masiero, Marisa Del Frate, dovevo fare due trasmissioni a San Benedetto del Tronto, una a Torino, mi
rimaneva fuori, metti, Napoli.
Prendevo trecentomila lire al mese, e davo tutto ai miei figli, ne ho cinque, quattro femmine e un maschio». «A un certo punto, pensai a una trasmissione per non far perdere al gioco, riutilizzando le schedine usate. Però quando ne parlai in Rai finì che non se ne fece nulla, allora mi arrabbiai e pensai di fare causa all’azienda.
Quando Antonio Ricci lo venne a sapere mi chiamò. Si trattava di Striscia». Era il ‘90. «Mi cambiavano il colore dei capelli in continuazione, però legai molto con Ezio Greggio. Intanto pensavo così: esistono tante persone daprendere in giro, perché allora noi puntiamo sempre gli stessi? D’Alema, Andreotti, Cossiga… Oggi? Oggi Striscia non è più Striscia, non è più niente. Anche l’attacco a Bonolis è strumentale. Sono le verità, che vengono tenute nascoste in questo momento. Sono convinto che Berlusconi andrà presto a casa, anche quelli di destra si sono resi conto
del personaggio».