Valentina Persia i suoi drammi, perde il compagno e si ammala di depressione

Spettacolo e Tv

Sono diventata mamma a quarantatré anni, cresco i figli da sola e sento fortemente la loro mancanza perché ci sono sempre stata per loro. Quando sono nati ho avuto una bratta depressione. Provavo tanta stanchezza e avevo paura di non farcela. Ora sono dall’altra parte del mondo e mi sento come se stessi infliggendo loro una mancanza, ma io sono qui perché è il mio lavoro. Ho bisogno di essere qui e ne hanno bisogno anche loro. Lorenzo e Carlotta, mamma vi ama moltissimo e vi porterà tanti racconti belli e ninna nanne nuove».

Con queste parole che provengono dal cuore, quello di una mamma, l’attrice Valentina Persia all’isola dei Famosi ha fatto commuovere gli altri concorrenti, Ilary Blasi e chiunque l’abbia ascoltata. Valentina è famosa per la sua travolgente comicità, che l’ha portata a brillare in celebri programmi come La sai l’ultima. Sotto a chi tocca e nello show del Bagaglino E io pago, ma all’isola dei Famosi ha mostrato un nuovo lato di sé parlando dei suoi dolori. I dolori di una madre che cresce da sola i figli, a cui si somma un altro dolore intimo e devastante. Valentina, infatti, prima di diventare madre ha perso tragicamente l’uomo che amava.

«Salvo, l’amore della mia vita, è arrivato quando avevo appena chiuso una storia. Avevo detto “basta, non ne voghe più sapere dell’amore”, e invece poi girai l’angolo e arrivò questo uomo, un architetto catanese», ha raccontato T attrice qualche tempo fa. «Ero a Milano, lui venne a vedere il programma di cui ero ospite e si presentò. Poi feci un giro di serate a Catania e un amico comune mi portò casa sua. Entrai in questa casa con le marionette siciliane attaccate al soffitto  e c’era Salvo, elegantissimo.

Da allora non ci siamo più lasciati». Quella sera a Catania Valentina capì di avere trovato l’amore e il tempo lo ha confermato, anche se non ne ha avuto molto con Salvo. «Siamo stati insieme quattro anni, è stata una storia meravigliosa.

Il mio cuore ha conosciuto che cosa vuol dire amare», ha detto la Persia, e poi, con il dolore ancora evidente negli occhi, ha raccontato perché ha dovuto dire addio a quell’amore bellissimo. «Salvo aveva già avuto un infarto e ne ha avuti altri quattro, uno per ogni anno che abbiamo vissuto insieme. Viveva sul filo di lana. Qualsiasi cosa era rischiosa: uno spostamento aereo, una emozione forte. come vedermi in TV.

Era orgoglioso di me, mi diceva sempre: “Quando avrai notizia della mia morte dovrei continuare a lavorare perché quello che amo di te è vedere che fai sorridere la gente nonostante i problemi che può avere”». Dopo quattro anni il cuore fragile di Salvo lo tradì, ma l’amore non morì con lui: «Salvo mi disse: “Un amore interrotto non è un amore finito, rimane amore per sempre. Io sarò sempre con te”. E lo sta mantenendo giorno per giorno.

Oggi con i miei figli vivo nella casa che lui aveva creato per noi». La perdita di Salvo ha lasciato una ferita profonda ma non ha tolto a Valentina la voglia di diventare madre, un sogno che desiderava realizzare con lui. Non avendo più Salvo accanto, l’attrico è ricorsa all’aiuto della medicina e ha avuto i suoi gemelli. Essere una madre single, però, da subito è risultato più difficile del previsto: ha avuto una depressione definita “post partimi”. «Si tende sempre a vedere il bello della gravidanza: indossi il ciondolo con il suono dell’augeto, prepari il corredino. “Quando li metteranno sul tuo petto sentirai”, mi dicevano. Ma quando è successo non ho avvertito nulla.

Avevo paura di non farcela. Li allattavo in tandem, uno a destra e una sinistra. Guardavo video su Internet e mi dicevo ‘Tutti ci riescono, perché io no?”. Dopo urt po’ sono crollata, sono arrivata al punto di graffiarmi a sangue la faccia, avevo il colto gonfio. Non dormivo, non avevo il tempo di fare una doccia». A salvare Valentina da quella pericolosa spirale è stata la pediatra dei bambi-ni, che durante una visita ha capito quello che stava vivendo. “Mi disse: In questi mesi ha dato ai suoi figli il latte più buono, è stata bravissima.

Ora lo togliamo”. Mi fece capire che era meglio togliere l’allattamento e avere una mamma serena. Appena i miei figli hanno preso il latte artificiale hanno cominciato dormire molto di più. E hanno fatto il primo sorriso. Solo allora mi sono accorta dell’amore che provavo ma che non riuscivo a vedere per la troppa stanchezza. Mi sono accorta che anche se sono da sola sono una brava mamma».

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