Flora Canto: chi è, età, lavoro, gravidanza, Enrico Brignano, Instagram, figli e vita privata

Spettacolo e Tv

Oggi Enrico Brignano sarà protagonista di una bellissima intervista nel salotto di Domenica in da Mara Venier. Flora Canto è la moglie dell’attore romano, la donna porta in grembo il secondogenito della famiglia, ed Enrico Brignano non sta più nella pelle per la felicità. Vediamo insieme di conoscere meglio Flora Canto.

Flora Canto: chi è, età, lavoro e gravidanza

Flora Canto è nata a Roma nel 1983 molti la conoscono per il suo fidanzamento con un altro vip della televisione italiana, Filippo Bisciglia. La loro storia d’amore finisce quando il ragazzo entra a far parte del Grande Fratello 6, dobbiamo ricordare che già in precedenza la loro storia non navigava in acqua sicure. Protagonista anche ad Uomini e Donne, Flora Canto nel 2013 incontra il comico Enrico Brignano e quattro anni dopo nascerà la loro figlia Martina. Ora i due, innamorati più che mai, sono in attesa del loro secondo figlio.

Flora Canto: Instagram, dove seguirla

E’ presente su Facebook con una pagina ufficiale ed anche su Instagram. Ha 35 anni ed è del segno zodiacale dell’Acquario. Nata a Roma, pesa circa 52kg per 162cm di altezza. Nel 2013 conosce a Sabaudia (Latina) in spiaggia il compagno e padre dei suoi figli Enrico Brignano.

All’inizio del sesto mese sfoggia tubini mica male, Flora Canto. «In fondo lo faccio per Enrico, così non è l’unico con la pancia in casa. Ma l’ho avvisato: la mia, di pancia, a fine luglio va via, vedi che devi fare!».

Ha il complesso della pancia, Brignano? «Beh insomma, qualche chiletto vorrebbe perderlo: 5 o 6, non di più, che il fisico suo è quello. Allora ecco che io devo preparare i tre pranzi; uno per me, uno per Martina, e quello più leggero per Enrico».

Che presto non sarà l’unico uomo di casa? «Esatto. Il mese scorso dall’ecografia morfologica abbiamo visto che è un maschietto stavolta. Non avevamo particolari preferenze, nemmeno Martina. Lei ci chiedeva solo un compagno di giochi: “Voi siete in due, io invece sono sola, mamma”».

Da tanto Enrico voleva il secondo figlio? «Ah beh certo, per come li fanno gli uomini i figli, ci mettono poco! Ora, con Martina più autonoma, è il momento giusto. Ma gli anni si sentono: prima andavo a ballare e il giorno dopo mi sentivo un leone. Oggi dopo mezza notte insonne mi trascino».

Due figli basteranno a Brignano? «A me bastano. Grazie. Io glielo dico senza problemi: “Amore, è pieno di donne fertili, di uteri…”. Lui adora la paternità, da tanti anni la desiderava. E quando è accaduto, si è svestito di ogni corazza. Basta che torni a casa e Martina gli dica: “Papà, oggi mi sei mancato moltissimo”, e giù un pianto!

Traverà tutte le sue lacrime quando nascerà il bambino». È sempre stato così? «Di certo io e Martina lo abbiamo addolcito. Lui è un uomo forte, abituato a tenere una platea di duemila persone per tre ore, un “one man show”».

In tv con Un’ora sola ti vorrei, condividete anche il palco. Mica facile! «Beh certo, nella misura in cui devo sempre sottolineare che lavoro a teatro da 15 anni, da ben prima di conoscere Enrico. E devo sempre dimostrare di non essere “la moglie di”.

Poi certo, dal punto di vista lavorativo la star è lui, ed è giusto così. Io mi prendo i miei spazi e le mie soddisfazioni, cui anche quella di renderlo felice nel privato. Perché è vero che dietro ad un grande uomo c’è sempre una grande donna. Ma pure viceversa».

Rifate la scena del lettone di Sandra e Raimondo. Che paragone! «Io non volevo certo il paragone con due colossi. È stato lui a insistere. Non imitiamo nessuno, mi ha detto, portiamo in scena i nostri piccoli episodi di vita. E sono contenta che il pubblico abbia capito e apprezzato».

Pure il primo incontro fu a teatro? «Sì, a un provino. Enrico cercava un’attrice per il ruolo di sua moglie. Io ero in condizioni disastrose: stavo facendo il trasloco e non avevo trovato altro che una mia vecchia foto spiegazzata, in bianco e nero… tutta rovinata: “Ma che è?”, mi disse schifato Enrico prendendola con la punta delle dita… “Fa vintage!”, dissi.

Lo stesso giorno mi avevano rubato le quattro ruote della Smart oltre all’autoradio con dentro il cd con la base su cui avrei cantato… Mi presentai con il frontalino della radio per dimostrare che era vero. Insomma ero partita malissimo, ma la buttai sull’ironia. Tutte le altre portavano monologhi classici: Shakespeare, Pirandello. Io portai il monologo della sessuologa di Anna Marchesini…».

Fatti l’uno per l’altra: vi fu evidente da subito a quel punto? «In realtà uscivano entrambi da altre storie lunghe, poi avevamo una tournée da 150 date da portare a casa senza distrazioni. Insomma ci andammo cauti. Ma l’attrazione era forte. E fece il suo corso quando finimmo le repliche. Era il 2012. L’anno prossimo festeggiamo i 10 anni, e speriamo anche la fine della pandemia, la riapertura dei teatri, un sacco di cose insomma!» Il lockdown vi ha portato un figlio.

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