Fabio Volo, chi è e quanto guadagna

Spettacolo e Tv

Fabio Volo, attore, scrittore, conduttore radiofonico e televisivo, ma anche doppiatore e sceneggiatore. Nella sua vita Fabio Volo sembra non si sia fatto mancare proprio nulla. Ha debuttato nel mondo dello spettacolo nel lontano 1998, facendo l’invitato per la trasmissione Le Iene, poi da li è arrivato il grande successo. Ha lavorato in tv, ma anche in radio, al cinema ed ha scritto anche diversi libri. Detto ciò, sono sempre di più coloro i quali si chiedono quanto guadagni Fabio Volo. E’ sicuramente impossibile dirlo con certezza, ma possiamo fare una stima approssimativa.

Fabio Volo, quanto guadagna?

Come abbiamo anticipato, non ci sono fonti certe sul valore del suo patrimonio, ma di certo possiamo affermare con certezza che è uno degli scrittori più richiesti ed anche uno tra i più amati del nostro paese.

Lo scrittore ha venduto ben oltre 100 mila copie del romando E’ tutta vita ed ha anche guadagnato i diritti d’autore per una somma pari a centomila euro.” Esco a fare due passi, È una vita che ti aspetto, Un posto nel mondo, Il giorno in più, Il tempo che vorrei, Le prime luci del mattino, La strada verso casa, È tutta vita, Quando tutto inizia e Una gran voglia di vivere”, sono questi alcuni dei romanzi da lui scritti.

Alle 10 del mattino, quando finisce il suo programma in radio, Fabio Volo è pimpantissimo. «Sono felice» spiega. Il 4 aprile, domenica di Pasqua, esce in prima assoluta su Sky Cinema Uno e in streaming su Now il suo nuovo film da protagonista: “Genitori vs Influencer”.

Interpreta Paolo, prof di filosofia vedovo e papà di una adolescente. Le è piaciuto questo ruolo? «Mi sono sentito come Mosè che vede davanti a sé | la terra promessa: io ho due figli piccoli, Sebastian di 7 e Gabriel di 5 anni, e mi sono prefigurato di cosa mi dovrò occupare tra qualche tempo. Arriva il momento in cui il tuo bambino, il tuo cucciolo inizia a camminare con le sue gambe e dice: “Papà, spostati”.

E tu stai male, ma sei anche contento». La sua “bambina” nel film ha un nome francese, Simone, che si pronuncia “Simòn”, come la scrittrice de Beauvoir. «E i compagni di scuola la | prendono in giro chiamandola Simone Inzaghi (ride)». «Siamo noi a dare agli altri il potere di farci | male» le dice il padre, per aiutarla a difendersi. Questa frase rispecchia le sue convinzioni? Sì, l avevo già letta in passato e l’ho introiettata. Mi ha aiutato perché, per il lavoro che faccio, mi capita spesso di finire sotto attacco».

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